Casa Maria Adelaide Da Sacco

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La storia di Casa Maria Adelaide Da Sacco

L’idea della casa nasce dalla convergenza di sensibilità e di opportunità. Negli anni ’90, nell’ULSS di riferimento non sono presenti strutture di dimensioni ridotte in grado di poter dare alloggio ai figli con disabilità nel caso in cui la famiglia venga a mancare. Dall’esigenza e dalla sua elaborazione, avvenuta nell’ambito di gruppi di mutuo auto aiuto da parte delle famiglie interessate al problema che si interrogano sul “dopo di noi”, emerge una prima interlocuzione con la diocesi per verificare la disponibilità di immobili non utilizzati presso le comunità parrocchiali da destinare a questa necessità, senza nulla di fatto. Un’opportunità di soluzione viene invece attraverso il parroco di Vidor nel 1997, che segnala la volontà di una famiglia colpita dalla prematura morte della figlia di lasciare un ricordo della sua presenza donando un terreno con una casa colonica ed altri immobili rustici sui quali sviluppare il progetto della comunità alloggio. L’esigenza di queste famiglie trova supporto anche nella Fondazione Il Nostro Domani, in fase costituente, che, riconoscendo la rilevanza del problema nella provincia, sta operando per realizzare nel territorio, unendo pubblico e privato, piccole comunità residenziali alternative alle grandi strutture. La convergenza di obiettivi tra le famiglie e la fondazione porta a convogliare nel 1999 nel patrimonio della fondazione sia la donazione avvenuta, sia le risorse messe a disposizione delle stesse famiglie coinvolte nel progetto, che non avevano nel frattempo trovato supporto nella progettualità sociosanitaria dell’ULSS di competenza.

Nel 2000 viene fatta la presentazione del progetto alla cittadinanza del comune di Vidor, trovando un’entusiastica accoglienza che si manifesta anche con il sostegno concreto all’iniziativa, che non viene a mancare neanche successivamente, quando la casa parte con la sua attività. Nel 2001 c’è la posa della prima pietra della casa che viene inaugurata il 9 aprile 2005. Il primo inserimento avverrà solo sette mesi dopo e ci vorranno altri 18 mesi per completare gli inserimenti previsti. Dalla sua nascita, Casa Maria Adelaide Da Sacco è gestita dalla cooperativa La Rete che ne assicura i servizi.

Il centro diurno “Il Sole” rappresenta lo sviluppo di Casa Adelaide. Nasce un anno dopo con l’obiettivo di fornire a una platea più ampia di situazioni di disabilità che non richiedono l’ospitalità e hanno diversi profili di autosufficienza, interventi a carattere educativo-riabilitativo-assistenziale. Il servizio territoriale è inserito presso Casa Maria Adelaide Da Sacco ed è gestito in convenzione con l’AULSS n.2 e in collaborazione con le amministrazioni comunali locali. Il servizio è autorizzato e accreditato dalla Regione Veneto per una capienza di 25 posti.